Nell’attesa di pubblicare la ormai rituale intervista all’autrice dell’ultimo numero – che speriamo ce la concederà – diffondiamo un’importante comunicazione:
È fondamentale per una rivista letteraria evolversi. Se non nei contenuti, almeno nella veste grafica. Ecco perché al sedicesimo numero abbiamo sentito il bisogno di cambiare il font con cui è fatto “A4”.
Diciamo così addio al caro vecchio Miller, che tante soddisfazioni ci ha donato, e diamo il benvenuto al nuovo font ufficiale: Papyrus.
Font secondo noi ingiustamente vituperato, Papyrus è in realtà una – perdonate la licenza — figata. Fu creato nel 1982 da Chris Costello, il quale descrive così la sua creazione:
Avevo appena finito il college. Stavo studiando la Bibbia, in cerca di Dio, quando mi è venuto in mente questo font, che ricorda l’Egitto e il Medio Oriente.
Leggibile e bello a vedersi, da allora il carattere si è diffuso sempre più, fino a diventare il font di un blockbuster come Avatar.
E da oggi è anche il font di “A4”.
Speriamo che i lettori saranno entusiasti di questo cambiamento quanto lo siamo noi.